Sempre più frequentemente si sente parlare di upcycling e della sua importanza. Nonostante ciò questo concetto continua ad essere confuso con il riciclo e, perciò, sottostimato nel suo impatto positivo a livello ambientale.
Questo articolo risponde, dunque, alle domande “Cos’è l’upcycling e in cosa è diverso dal riciclo?” “In cosa consiste la moda upcycled?”“Perché è importante comprare vestiti upcycled?” e “Dove comprare vestiti upcycled?”
Iniziamo il nostro percorso alla scoperta della moda upcycled!
Sebbene entrambi i processi abbiano l’obiettivo di migliorare la sostenibilità e di aiutare l’ambiente, upcycling e riciclo hanno due significati molto diversi.
Si parla di upcycling quando si riutilizzano oggetti o materiali scartati in modo da creare un prodotto di qualità o valore superiore all’originale. L’upcycling fornisce ai prodotti una seconda esistenza, ravvivando l’oggetto e dandogli un valore che è per l’utilizzatore superiore a quello che aveva nella sua vita precedente.
Questo processo di “reinvenzione” è ancora più di valore quando gli elementi scartati a cui viene data una seconda vita sono in qualche modo unici.
Il riciclo avviene quando i rifiuti sono sottoposti a un processo chimico e trasformati in materiale riutilizzabile. Quando si ricicla un materiale, esso torna in produzione e si trasforma in un elemento completamente diverso. Nonostante il riciclo possa accadere più e più volte, solitamente a ogni ciclo il prodotto ha una perdita a livello di qualità, “scendendo” di livello.
A differenza del riciclo l’upcycling non ha bisogno di trasformare il materiale per poterlo riusare.
Oggi l’upcycling per molti prodotti di moda è l’unico modo per poterli riutilizzare. Sfortunatamente ad oggi infatti non è ancora possibile riciclare la maggior parte dei nostri capi in quanto sono composti da molti materiali diversi. Non solo i tessuti sono un misto, ma ci sono anche molti altri componenti come etichette, bottoni, cerniere, che rendono molto difficile separare i diversi materiali per poterli immettere in un processo di riciclo. L’upcycling però non riscontra queste difficoltà.
Il termine è nato nel 1994 ed è stato inizialmente applicato al Product Design, ma è stato poi velocemente acquisito anche dalla moda.
Nel 1997 Orsola de Castro, definita anche regina dell’ upcycling, fondò From Somewhere un brand che propone vestiti realizzati con tecniche sartoriali utilizzando scarti dei grandi marchi.
L’upcycling è uno dei metodi più evidenti per far fronte alla sovrapproduzione dell’industria, e negli anni sempre di più designer e brand hanno cominciato a comprendere il valore del riutilizzo per minimizzare l’impatto ambientale e l’inquinamento.
L’upcycling aiuta a raggiungere meglio due delle 3 R di riciclaggio: REDUCE e REUSE. Infatti, compare abiti upcycled aiuta a ridurre la quantità di materiale destinato alle discariche, e ci consente di riutilizzare gli abiti che sarebbero altrimenti gettati via.
Ciò fa in modo che gli abiti raggiungano una seconda vita, senza alcuna necessità di passare per ulteriori processi di “degradazione”, come accadrebbe riciclando.
Arrivati a questo punto è automatico chiedersi: “Dove posso comprare vestiti Upcycled?” Qui si arriva alla “nota dolente”: il mercato di questi prodotti si sta sviluppando ora, e, sebbene sempre più brand e designer indipendenti si mobilitino in questa direzione, spesso molti prodotti non hanno ancora una visibilità sufficiente.
È qui che entra in gioco Appcycled, la nostra piattaforma, che dà voce e spazio agli stilisti di moda upcycled. Il nostro obiettivo è quello di semplificare il processo di upcycling, aiutando creativi a trovare più materiale da poter usare, e clienti uno shop dove trovare capi unici alla moda e soprattutto sostenibili, prodotti da designer indipendenti.
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