Appcycled è andata a Prato per scoprire in prima persona cosa significa riciclare i vestiti e come nascono i tessuti rigenerati e riciclati.
Negli ultimi anni la domanda di tessuti di riciclo ha registrato un forte aumento, ma nel territorio pratese questo lavoro viene svolto già dalla metà dell'Ottocento.
Inizialmente si trattava di una tecnica utilizzata per produrre più filati utilizzando meno materie prime. Oggi questa tecnica viene utilizzata per diversi motivi, in primis la necessità di riciclare i rifiuti industriali e post consumo, ma anche l’aumento della domanda di tessuti riciclati per creare collezioni più “sostenibili”.
Allora come vengono riciclati i nostri vestiti?
I lavoratori dividono i vestiti/tessuti per colore e materiale e rimuovono tutti i bottoni, le etichette e le cerniere prima di iniziare il processo di riciclaggio.
Come primo passo, questi indumenti vengono strappati da macchinari specifici.
Vengono poi carbonizzati a vapore, in questo processo le fibre vegetali, costituite da cellulosa, vengono fortemente alterate fino a disintegrarsi completamente.
In passato, quando i tessuti venivano cuciti con fili di cotone, questo passaggio era fondamentale per smontare i capi ed eliminare le impurità. Oggi, invece, i capi di abbigliamento sono per lo più cuciti con fili di poliestere, che non si disintegrano e riducono la purezza della fibra finale.
Subito dopo gli stracci vengono lavati, a secco o ad umido, e poi asciugati. In questa fase diventano scaglie, pronte per le fasi successive.
A questo punto i produttori di tessuti riciclati sperimentano diverse ricette per ottenere i colori e i materiali desiderati. Di solito un brand chiede al produttore di replicare un tessuto non sostenibile con uno riciclato, e il produttore cercherà di realizzare una ricetta che soddisfi le esigenze del brand.
La miscela viene battuta per eliminare le impurità e poi cardata, cioè districata, e le fibre vengono rese parallele.
Infine avviene la filatura: il filato è quindi pronto per essere utilizzato, anzi: riutilizzato.
Infatti, al termine dell'intero processo di riciclo, il filato ottenuto da fibra riciclata (detta anche fibra meccanica), è pronto per essere tessuto a telaio.
Conclusioni
Da questa esperienza abbiamo capito che bisogna considerare molti fattori per garantire che i capi che acquistiamo possano essere riciclati:
- Colore Uniforme: I capi devono essere tutti dello stesso colore perché caratteristica di questo processo è che la fibra rigenerata è già colorata dalla lavorazione precedente e non necessita di tintura.
- Considerazioni sui materiali: non tutti i materiali possono essere riciclati; i migliori sono lana e cashmere. Se i materiali misti vengono riciclati, si ottengono fibre troppo corte per essere lavorate e non abbastanza durevoli per il mercato.
- Semplicità nel design: i capi non devono essere troppo complicati da pulire per gli addetti, quindi è consigliabile evitare decorazioni, paillettes, adesivi, ecc.
- Progettare per il riciclaggio: sebbene il riciclaggio sia un'ottima soluzione per ridurre i rifiuti dell'industria tessile, attualmente meno dell'1% dei rifiuti che produciamo viene riciclato. Dobbiamo iniziare a progettare capi che possano essere riciclati, considerando il loro fine vita durante il processo di progettazione.
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